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[[image:zoom.jpg|18dpx]] Participe dans : '''[[Manuel sur Scene parte 2| Manuel à la Maison de la Poésie ou "Manuel de poésie - maison" (je ne sais pas, c'était pas très bien écrit)]]''' - Paris, [http://www.maisondelapoesieparis.com/ Maison de la Poésie], le 8, 9 et 10 Mai 2009  
 
[[image:zoom.jpg|18dpx]] Participe dans : '''[[Manuel sur Scene parte 2| Manuel à la Maison de la Poésie ou "Manuel de poésie - maison" (je ne sais pas, c'était pas très bien écrit)]]''' - Paris, [http://www.maisondelapoesieparis.com/ Maison de la Poésie], le 8, 9 et 10 Mai 2009  
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Sono nato a Napoli nel 1982.
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Ho incontrato il teatro per gioco a quindici anni recitando in spettacoli dialettali  di autori appartenenti alla cultura Partenopea come: Raffaele Viviani ed Eduardo Scarpetta.
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Questo gioco mi ha creato subito una forte dipendenza facendo crescere in me l’esigenza di studiarlo, attualmente al corso di laurea DAMS (Discipline dell’Arte Musica e Spettacolo), ma precedentemente in corsi di recitazione dove i principali autori esaminati erano napoletani e il tipo di recitazione “macchiettistico” quindi prettamente ancorato alla mia città.
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Successivamente lo studio della Commedia Dell’arte , delle sue maschere e al corpo che esse assoggettano mi fa conseguire una licenza di mimo/attore presso l’ I.C.R.A. project ideata e condotta da Michele Monetta e Lina Salvatore dove scopro anche il metodo Decroux.
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Dopo ho incontrato nella scuola “Forma Azione Scena” maestri della recitazione come: Hassane Kassi Kouyaté, Lilo Baur, Jos Houben, Masrcello Magni, Bruce Myers, tutti attori e collaboratori di Peter Brook e anche insegnanti della scuola Lequoque di Parigi come Paola Rizza.
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Questo subito mi ha portato a lavorare in spettacoli come “Napucalisse” con la regia di Annalisa Bianco e Virgilio Liberti, una piéce che mi piace definirla “tragedia post-moderna”.
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Fino ad interpretare “Cecco”, un servo goldoniano, nella “Trilogia della villeggiatura” per la regia di Toni Servillo, spettacolo che mi ha dato la possibilità di recitare in teatri come: il Maly di Mosca, il Dodin di S. Pietroburgo, il Bobigny di Parigi e il Lincoln Center di New York.
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Al Bobigny ho incrociato sulla mia strada [[Emanuela Pace]] e successivamente [[Alvaro García de Zúñiga]] facendo nascere così la collaborazione per '''[[Manuel sur Scene parte 10|"Feu Manuel, vive l’artifice!!"]]''' alla Maison de la Poésie a Parigi e poi '''[[OtihOrih]]'''.
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Version du 6 novembre 2009 à 09:40


Rocco Giordano

Comédien. Italien. Napolitain.


18dpx Participe dans : Manuel à la Maison de la Poésie ou "Manuel de poésie - maison" (je ne sais pas, c'était pas très bien écrit) - Paris, Maison de la Poésie, le 8, 9 et 10 Mai 2009


Sono nato a Napoli nel 1982.

Ho incontrato il teatro per gioco a quindici anni recitando in spettacoli dialettali di autori appartenenti alla cultura Partenopea come: Raffaele Viviani ed Eduardo Scarpetta.

Questo gioco mi ha creato subito una forte dipendenza facendo crescere in me l’esigenza di studiarlo, attualmente al corso di laurea DAMS (Discipline dell’Arte Musica e Spettacolo), ma precedentemente in corsi di recitazione dove i principali autori esaminati erano napoletani e il tipo di recitazione “macchiettistico” quindi prettamente ancorato alla mia città.

Successivamente lo studio della Commedia Dell’arte , delle sue maschere e al corpo che esse assoggettano mi fa conseguire una licenza di mimo/attore presso l’ I.C.R.A. project ideata e condotta da Michele Monetta e Lina Salvatore dove scopro anche il metodo Decroux.

Dopo ho incontrato nella scuola “Forma Azione Scena” maestri della recitazione come: Hassane Kassi Kouyaté, Lilo Baur, Jos Houben, Masrcello Magni, Bruce Myers, tutti attori e collaboratori di Peter Brook e anche insegnanti della scuola Lequoque di Parigi come Paola Rizza.

Questo subito mi ha portato a lavorare in spettacoli come “Napucalisse” con la regia di Annalisa Bianco e Virgilio Liberti, una piéce che mi piace definirla “tragedia post-moderna”.

Fino ad interpretare “Cecco”, un servo goldoniano, nella “Trilogia della villeggiatura” per la regia di Toni Servillo, spettacolo che mi ha dato la possibilità di recitare in teatri come: il Maly di Mosca, il Dodin di S. Pietroburgo, il Bobigny di Parigi e il Lincoln Center di New York.

Al Bobigny ho incrociato sulla mia strada Emanuela Pace e successivamente Alvaro García de Zúñiga facendo nascere così la collaborazione per "Feu Manuel, vive l’artifice!!" alla Maison de la Poésie a Parigi e poi OtihOrih.



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